L’agenzia SACE ha realizzato un mappamondo interattivo dei rischi a livello mondiale per il 2021 analizzando più di 200 paesi. Il report si è concentrato sull’analisi del “rischio di insolvenza o credito”, che consiste nell’eventualità che la controparte estera sovrana, corporate o bancaria non sia in grado di onorare le obbligazioni derivanti da un contratto commerciale o finanziario.
È bene evidenziare anche i risultati stabili ottenuti da paesi virtuosi come Vietnam e Cile, questi due paesi sono riusciti a mantenere i propri livelli di credito relativamente stabili. Altri casi virtuosi sono stati quelli dell’Ecuador e dell’Argentina, dove i governi sono riusciti a realizzare una ristrutturazione nonostante il fatto che i livelli di debito privati verso i creditori esteri sono rimasti decisamente elevati.
Andando ad analizzare l’area dell’Asia Pacifico, il Vietnam si distingue nuovamente in maniera positiva in quanto è l’unica economica dell’area con un miglioramento nel rischio di credito grazie ad una riduzione nelle componenti bancarie e corporate. Questo risultato è dovuto sia all’efficace contenimento della pandemia da parte del governo di Hanoi, sia il successo del modello di sviluppo adottato dal paese che ha portato il Vietnam ad essere uno dei più importanti hub manifatturieri dell’area. A queste due componenti si aggiunge anche la possibilità per le merci vietnamite di entrare con accesso preferenziale al mercato unico europeo grazie alla firma nell’agosto del 2019 dell’accordo di libero scambio tra il Vietnam e l’Unione Europea (EVFTA).
Fonte: mglobale.it
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