top of page

L’azienda vietnamita Hoa Phat si afferma come primo produttore di acciaio del Sudest asiatico

Nuovo alto forno per incrementare la produzione del 70% e frenare la dipendenza dalle importazioni cinesi

Il nuovo alto forno della Hoa Phat consentirà al Vietnam di produrre nazionalmente gran parte delle bobine laminate a caldo (Foto gentilmente concessa da Hoa Phat Group)
Il nuovo alto forno della Hoa Phat

HANOI – Il gruppo vietnamita Hoa Phat, dopo essere emerso come il più grande produttore di acciaio del Sudest asiatico all'inizio di quest'anno, punta a consolidare la sua posizione costruendo un nuovo alto forno da 85 trilioni di dong (corrispondenti a 3,7 miliardi di dollari) che entrerà in funzione all'inizio del 2022.

"La domanda di acciaio rimane forte in Vietnam e abbiamo molta fiducia in questo investimento" ha affermato il presidente della Hoa Phat, Tran Dinh Long, a proposito del nuovo forno che sarà ubicato nella provincia centrale del Vietnam a Quang Ngai.

La realizzazione del nuovo alto forno è prevista mentre il Vietnam accelera gli sforzi per incrementare la produzione interna di materiali industriali chiave, dato che la pandemia e le tensioni geopolitiche hanno evidenziato i rischi di un'eccessiva dipendenza dalle spedizioni cinesi.

Fondata nel 1992 come società commerciale di attrezzature per l'edilizia, la Hoa Phat ha iniziato a produrre acciaio nel 1996 e da gennaio di quest’anno ha gestito quattro alti forni nelle sue acciaierie a Quang Ngai.

La Hoa Phat ha prodotto circa 2 milioni di tonnellate di acciaio grezzo nel periodo tra gennaio e marzo. Questo è stato il primo trimestre in assoluto in cui la produzione della Hoa Phat ha superato quella della rivale Formosa Ha Tinh Steel (FHS), che ha sede in Vietnam e conta come investitori il Formosa Plastics Group di Taiwan e la giapponese JFE Steel.

Grazie al nuovo alto forno la Hoa Phat sarà in grado di produrre annualmente 5,6 milioni di tonnellate aggiuntive. Nello specifico si prevede di produrre circa 4,6 milioni di tonnellate in bobine laminate a caldo utilizzate nella costruzione e in una vasta gamma di altre applicazioni, e circa 1 milione di tonnellate di barre e vergelle di acciaio. Nel complesso, entro il 2024 la società dovrebbe espandere la sua capacità annuale di produzione di acciaio grezzo del 70% a circa 14 milioni di tonnellate.

Secondo la World Steel Association, nel 2020 la China Baowu Steel, il più grande produttore di acciaio al mondo, ha prodotto 115 milioni di tonnellate. Mentre la Nippon Steel, quinta nella classifica mondiale, ha prodotto 41 milioni di tonnellate.

Le mosse di Hoa Phat sono parzialmente guidate dalla riduzione delle esportazioni di acciaio cinesi. Fino a pochi anni fa, l’eccesso di offerta della Cina, produttrice di quasi il 60% dell'acciaio grezzo globale, inondava il mercato del Sudest asiatico con prodotti siderurgici a basso costo. Attualmente però, Pechino sta imponendo restrizioni ambientali più severe ai suoi produttori di acciaio, lasciando ad altri competitor della regione, come la Hoa Phat, spazio per espandersi.

Questo, unito ad una ripresa economica globale dalla pandemia di coronavirus, ha dato un importante impulso ai produttori di acciaio vietnamiti. I prezzi delle barre d’acciaio sono aumentati dal 40% al 50% nell'ultimo anno.

 FOTO Hoa Phat gestisce quattro alti forni nelle sue acciaierie integrate a Quang Ngai.
(Foto della Hoa Phat Group).

Hoa Phat ha venduto 1,8 milioni di tonnellate di acciaio per costruzioni nel semestre gennaio-giugno, un aumento del 22% su base annua. La società nel 2021 punta ad un aumento dell’utile netto del 33% a 18 trilioni di dong e ad un aumento del 31% delle entrate a 120 trilioni di dong.

Il Vietnam è il più grande produttore e consumatore di acciaio dell’ASEAN e la produzione del Paese di acciaio greggio è aumentata dell'11% nel 2020 a circa 19,5 milioni di tonnellate. La cifra è più che triplicata in cinque anni anche grazie all’aumento della concorrenza tra operatori vietnamiti come la Hoa Phat e il FHS, che nel 2017 ha aperto un'acciaieria integrata nella provincia di Ha Tinh.

Secondo una società commerciale di acciaio, il governo vietnamita per anni ha lottato per essere autosufficiente soprattutto per quanto riguarda le bobine laminate a caldo. La domanda di materiali utilizzati per produrre acciaio in Vietnam è di circa 12 milioni di tonnellate annue.

La Hoa Phat ha iniziato a produrre bobine laminate a caldo lo scorso autunno, seguendo le orme della FHS. Ma il Paese continua a dipendere dalle importazioni per circa la metà della fornitura necessaria, in gran parte importa dalla Cina, rendendo il mercato vietnamita vulnerabile alle decisioni di Pechino o dei principali attori cinesi. Il nuovo alto forno della Hoa Phat ha una capacità sufficiente a sostituire la maggior parte delle importazioni.

Il Ministro dell’Industria e del Commercio vietnamita, Nguyen Hong Dien, durante un incontro con i rappresentanti del settore siderurgico lo scorso maggio ha dichiarato che "l’industria siderurgica è fondamentale e svolge un ruolo importante nell'industrializzazione”, segnalando il continuo sostegno del governo allo sviluppo del settore.

Inoltre, l'aumento della produzione interna di materiali chiave è una priorità per la sicurezza nazionale date le tensioni bilaterali sul Mar Cinese Meridionale e altri rischi. Il Vietnam è stato costretto a ridurre significativamente la produzione di abbigliamento a causa del coronavirus che ha portato ad una riduzione delle spedizioni tessili nella primavera del 2020. Da allora il governo ha rafforzato i benefici fiscali e altri incentivi a sostegno dell'industria tessile in Vietnam.

Il Paese sta lavorando anche a una fornitura nazionale di vaccino contro il coronavirus, con il vaccino di Nanogen Pharmaceutical Biotechnology alla fase tre della sperimentazione. Solo il 4% dei quasi 100 milioni di vietnamiti ha ricevuto almeno una dose di vaccino contro il COVID-19. Il paese ha ricevuto finora circa 500.000 dosi realizzate dalla Cina.



 

Comments


bottom of page